Manovra, c'è il via libera L'ira delle opposizioni
Roma, 30 dic. (AdnKronos) - Via libera della Camera alla Manovra 2019. Il provvedimento, approvato con 313 voti favorevoli e 70 voti contrari, termina il suo iter parlamentare. Ora passa al Quirinale per la promulgazione e poi la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. "Sono soddisfattissimo..." ha commentato a caldo il vicepremier Luigi Di Maio e aggiunge: "Domani è il 31 giusto? Non parlerò domani, ma dopodomani...". Il vicepremier precisa che farà un messaggio augurale via social per il 2019 non domani, come previsto in un primo momento, ma il giorno dopo. Stessa soddisfazione anche dal premier Giuseppe Conte che dice "adesso ci prendiamo qualche giorno di pausa". Intanto le voci, secondo cui il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, sta per lasciare il governo sono "smentite". La manovra approvata dal parlamento "è quella che tutti abbiamo voluto" ha detto il titolare di via XX settembre, uscendo dall'aula della Camera, dopo l'approvazione del ddl bilancio. Alla domanda dei giornalisti, se nel 2019 resterà al Mef, risponde: "Non vedo perché no". Manovra, M5S: "Siamo sotto attacco". Opposizioni sul piede di guerra LA REAZIONE DELL'EUROPA - "L'Italia ha adottato la legge di bilancio, dopo lunghe discussioni e momenti difficili. Ne seguiremo attentamente l'esecuzione" twitta il commissario europeo agli Affari economici e monetari Pierre Moscovici, che ha poi "ribadito di nuovo che il dialogo con la Commissione europea si è concentrato unicamente sul rispetto delle regole comuni, mai sulle misure individuali!". IL LUNGO PERCORSO DELLA MANOVRA - Da questa mattina l'Aula della Camera ha ripreso i suoi lavori per esaminare gli ordini del giorno (oltre duecento) alla legge di bilancio sulla quale il governo giallo verde ieri ha ottenuto la fiducia. "Non parteciperemo al voto; non vogliamo essere i vostri complici in questo disegno" aveva detto il deputato del Partito democratico, Emanuele Fiano, intervenendo nell'aula della Camera nel corso delle dichiarazioni di voto finali sulla manovra, spiega che gli esponenti del Pd resteranno in aula "per il rispetto che portiamo al tempio della democrazia che è il parlamento" ma, dice Fiano, "non intendiamo partecipare a questo vostro disegno". La giornata di sabato è stata scandita da proteste e scontri, fino al flash mob da parte dei parlamentari di Forza Italia che durante le dichiarazioni di voto hanno indossato un gilet azzurro. Alle proteste dei deputati di Fi, si sono aggiunte poi quelle del Pd che, oltre a scendere in piazza, ha disertato la prima chiama iniziando a votare il no alla fiducia solo dopo il termine della seconda.