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Giuseppe Conte, la svolta anti-Salvini? L'incontro al Colle e il ruolo del Pd

Matteo Legnani
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Un'uscita col "cuore in mano", quella di Giuseppe Conte e dell'aereo con cui andrà a prendersi i migranti della Sea Watch? O una mossa per mettere in difficoltà Matteo Salvini, che sa bene di non poter rompere l'intesa di governo col M5S prima delle Europee del prossimo maggio? Sicuramente più la seconda della prima. Ma non solo: secondo quanto riporta La Stampa, dietro lo smarcamento-choc del premier dal leader leghista sulla vicenda della nave della Ong ci sarebbe la strategia avviata dai 5 Stelle in chiave-Europee, ovvero uno strizzare l'occhio agli elettori del Pd e raccogliere da quell'area delusa e depressa una parte di quei voti che il Movimento ha lasciato per strada in questi ultimi mesi anche in conseguenza dell'intesa di governo coi leghisti. Mostrandosi non più o non soltanto come l'affabulatore capace di mettere "in bella" le sparate pop dei suoi due vice, ma come un leader di Governo, appunto, "europeo". Sempre La Stampa rivela, comunque, come all'indomani dello strappo più cruento da quando sta a Palazzo Chigi, Conte si sia consultato sul da farsi col segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti, in quello (tra Conte e Zampetti) che il quotidiano torinese definisce come "un rito che si ripete ogni giorno e talora si trasforma in un vis-a-vis). Grandi manovre con la benedizione di Sergio Mattarella? Leggi anche: Paolo Becchi: il piano di Conte per far fuori Salvini

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