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M5s, la scissione dopo le elezioni Europee: chi va con Beppe Grillo

Davide Locano
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Una scissione del M5s? Possibile. Anzi, probabile stando ad un appassionante retroscena pubblicato sul Corriere della Sera. Troppe le tensioni che scuotono i grillini, dove il ritorno di Alessandro Di Battista ha avuto un effetto dirompente. I pentastellati, è arcinoto, hanno due anime: una che fa riferimento a Luigi Di Maio e alla Casaleggio Associati, l'altra invece a Beppe Grillo e a Roberto Fico. Dibba, filosoficamente più vicino ai secondi, ad oggi tentenna: in nome del potere e nella speranza di essere candidato, non ha ancora deciso quale possa essere il suo futuro. Ma il Corsera, citando fonti leghiste, rivela quello che potrebbe essere il futuro del M5s: una scissione, appunto. Leggi anche: Beppe Grillo, la firma a sorpresa che agita il M5s "All'interno dei M5s potrebbe consumarsi presto una spaccatura epocale", sostengono fonti anonime nell'inner circle del leader della Lega. E stando a riflessioni che il Corsera definisce "condivise ai massimi livelli" con Matteo Salvini, si scopre che "dopo la prevedibile sconfitta al voto, Beppe Grillo o chi per lui si alzerà per dire che l'esperienza del governo con noi va chiusa subito", ragiona il leghista anonimo. "E qualcun altro, a cominciare da Di Maio e dalla maggioranza dei parlamentari, sosterrà che dobbiamo andare avanti". Da lì, la possibile scissione grillina, di cui si parla da giorni nelle riunioni della Lega. Una voce che, ad ora, appare tutt'altro che fantapolitica.

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