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Immigrazione, asse tra Giuseppe Conte e Sergio Mattarella contro Matteo Salvini

Cristina Agostini
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Dal "vado a prenderli io in aereo" a "siamo in continuo contatto con la Guardia Costiera libica perché effettui questo ulteriore intervento e metta in sicurezza i migranti che sono a bordo", ormai la linea di Giuseppe Conte è chiara, e diametralmente opposta a quella di Matteo Salvini. L'ultima nota di Palazzo Chigi, infatti, mostra tutta la sua "sensibilità" agli appelli lanciati dal Papa e, soprattutto, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che addirittura gli avrebbe parlato, come riporta il Giorno in un retroscena, sollecitandolo all'azione. Leggi anche: "Denunciamo Salvini alle autorità europee". Immigrati, delirio M5s E infatti il premier avrebbe chiamato a sua volta il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, dal quale dipende la Guardia Costiera, che a sua volta sarebbe intervenuta sui libici. Ma a Palazzo Chigi, smentiscono che ci sia una spaccatura nel governo, si parla "solo una diversità di accenti" con il leader della lega. Quello che è certo è che Salvini non cambia linea. "Mi sento colpevole? No, meno persone partono, meno persone muoiono", "niente navi delle Ong, niente barconi" e ribadisce che "i porti sono e rimangono chiusi". 

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