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Augusto Minzolini, i pentiti M5s e i guai per il governo: perché Salvini deve guardarsi le spalle

Cristina Agostini
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Cagliari è un caso negativo in assoluto: solo una persona e mezza su dieci è andata a votare. Un brutto segnale per i partiti vecchi e per quelli nuovi. Soprattutto per questi ultimi, scrive Augusto Minzolini nel suo editoriale su Il Giornale. "Non per nulla per esorcizzarlo Di Maio e Di Battista hanno lanciato l'ennesima campagna contro la Francia, scoprendo addirittura 70 anni dopo (ma si sa, la storia non è il loro forte) che De Gaulle si inventò una moneta per le ex colonie (su base volontaria) con l'obiettivo - almeno dichiarato - di garantirgli stabilità finanziaria. Insomma, i gemelli grillini della «boutade» hanno tentato di utilizzare l'antipatia di cui i cugini transalpini godono a livello internazionale per sottacere i guai che il movimento ha in Italia: in dieci mesi, infatti, almeno nel capoluogo della regione che gli aveva dato un'ampia apertura di credito, i 5stelle hanno dilapidato il patrimonio di rabbia e speranze che gli elettori gli avevano affidato". Leggi anche: "Quando ha lasciato lo studio da Fazio...". Di Battista: cos'è andato storto, disastro Di Maio In sostanza, sottolinea Minzolini, "le illusioni hanno lasciato il passo alle delusioni, la fiducia alla paura. Addirittura la presenza in massa del grillismo di governo - da Di Maio a Toninelli, tutti hanno fatto la loro simpatica trasferta elettorale in Sardegna - ha contribuito al crollo, facendo precipitare il movimento dal 42,3 al 28,92%".  Ma in questo scenario la Lega ha poco da godere. "Se i 5stelle hanno subito una pesante sconfitta per la prova di sé che stanno dando al governo, perché i loro partner nella stanza dei bottoni dovrebbero vincere?", si chiede Minzolini. "Se alla maggior parte degli italiani non piace il reddito di cittadinanza, non è che a Salvini basti non esibire il cartello del provvedimento in conferenza stampa, per prendere le distanze e spogliarsi del ruolo di complice". La verità è che "malgrado la capacità del leader leghista di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sui temi a lui più cari (immigrazione, sicurezza)", conclude Minzolini, "alla fine le notizie negative che arrivano dall'economia e l'inadeguatezza del governo ad affrontare una congiuntura sfavorevole, finiranno per coinvolgere anche lui. Nei sondaggi, almeno in quelli seri, già c' è il riscontro di questa contaminazione".

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