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Venezuela, Di Battista: "Senza Putin intervento armato Usa"

AdnKronos
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Roma, 25 gen. (AdnKronos) - "Comunque la pensiate su Putin dovreste riconoscere che per la pace a livello mondiale una Russia forte politicamente è fondamentale. Guardate la crisi venezuelana. Senza Putin già ci sarebbe stato un intervento armato Usa (che non escludo purtroppo ancora del tutto). Qua non si tratta di stare o non stare con Maduro". Lo scrive su Facebook Alessandro Di Battista, in un post dedicato alla crisi politica in Venezuela. "Io non l'ho mai difeso come non ho mai difeso Gheddafi (e ovviamente non li sto paragonando). Qua si tratta di evitare che il Venezuela già martoriato dalle violenze possa diventare una Libia sudamericana", osserva Di Battista. "Pensate che Maduro (che ha commesso svariati errori politici) lo si voglia buttare giù per altro rispetto alla questione petrolifera? Siamo seri per cortesia. Questo può provare a farlo credere soltanto Saviano... L'Italia ha il dovere di scongiurare qualsiasi ipotesi di intervento armato in Venezuela - sottolinea Di Battista - Sarebbe una tragedia ancor peggiore per la popolazione. Questo Putin l'ha capito, Macron evidentemente no". Scrive Di Battista: "Guardate la Libia oggi. Nessuno sostiene che fosse un paradiso sotto Gheddafi ma non era l'inferno che è adesso, un inferno creato ad hoc dai francesi con quell'intervento armato scellerato avallato purtroppo da collaborazionisti degli interessi di Parigi come Napolitano o da codardi come Berlusconi". "Oggi, a distanza di anni da quella guerra infame, tutti dicono che le bombe sulla Libia non vennero sganciate per i diritti umani violati ma per il petrolio. L'Italia ci ha rimesso - rimarca - Ci ha rimesso l'ENI e ci ha rimesso la sicurezza nazionale con l'aumento dei flussi migratori. Ci ha rimesso anche la popolazione libica non scordiamolo. Poi è venuta fuori un'altra storiaccia. Gheddafi stava pensando di proporre a diversi paesi africani l'utilizzo di una nuova moneta agganciata al dinar libico". "In pratica - ricorda Di Battista - stava portando avanti un progetto che avrebbe messo in pericolo il Franco delle Colonie, la moneta che si stampa ancora oggi a Lione e che viene utilizzata da 14 paesi dell'Africa nera", conclude l'esponente del M5S.

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