Europee, Costalli (Mcl): "No a partito cattolico"
Roma, 26 gen. (AdnKronos) - "Non serve a nessuno un partito cattolico dell'1,5%, nemmeno alla Chiesa. E' innegabile però che ci sia la necessità di recuperare i cattolici alla cosa pubblica e alla politica. Per i cattolici moderati e riformisti, tra un Pd che ha deluso il mondo cattolico". Lo ha detto il presidente del Movimento cristiano lavoratori, Carlo Costalli, parlando con i giornalisti a margine del congresso all'Ergife dell'organizzazione che conta 320mila iscritti. "Si annuncia comunque un lungo percorso per i cattolici moderati e riformisti: si tratta di individuare un'area di mediazione tra il Pd, che ha deluso i cattolici, e la Lega che raccoglie invece delle simpatie. Ma non per un partito dei cattolici, questo deve essere chiaro", ha precisato Costalli, ricordando di essere stato a suo tempo promotore degli incontri di Todi tra le associazioni cattoliche. Venendo agli appuntamenti elettorali, "alle amministrative lavoriamo più sulle liste civiche", mentre alle europee "abbiamo dato un'indicazione prioritaria: guardiamo alle grandi famiglie politiche, o socialisti o Ppe, non ci sono alternative, poi mica espelliamo qualcuno se vota destra, Lega o M5S; è la priorità, non un obbligo... Anche perché -scherza, ma non troppo- dovremmo espellerne molti. Noi in realtà cerchiamo un'area di mediazione...Per ora questa realtà la chiamo Partito popolare europeo".