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Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il retroscena: "Ecco quando si è rotta la maggioranza"

Giulio Bucchi
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Conte straparla, Salvini assediato. Governo sull' orlo della crisi. Inutile negarlo: dopo l' approvazione della manovra più ridicola di sempre, qualcosa si è rotto dentro la maggioranza. Il contratto magari è stato la chiave per dare vita a un esecutivo, però ha un difetto: non contempla la realtà. Cadono i ponti, arriva la recessione e quel pezzo di carta non dà soluzioni, anzi le osteggia. È una gabbia ideologica. S' è rotto qualcosa nel rapporto fra M5S e Lega anche perché è iniziata la campagna elettorale in vista delle Europee, senza contare che da qui a maggio ci sono tre elezioni regionali. Ogni votazione, sempre più favorevole a Salvini ovvero l' unico che è coerente e realista, aumenta le crepe. I sondaggi settimanali poi fanno impazzire i grillini, in caduta libera. E più perdono consensi, più commettono azioni sconsiderate. Segno di dilettantismo. Un morbo che coinvolge, ahinoi, pure Conte. Il premier, smascherato da un video andato in onda su La7, ha fatto fare una figura barbina all' Italia. In pratica s' è messo a parlare male di Salvini con Angela Merkel, sostenendo che il leader leghista «è contro tutti», mentre lui, il capo dell' esecutivo sarebbe quello che mette pace durante i litigi fra Matteo e Gigino. Pazzesco. Primo: la Cancelliera è pur sempre un capo di governo di un altro Stato, Conte la conosce da 6 mesi appena, come si fa a raccontare le beghe italiche a uno straniero? Come se l' amministratore delegato di una banca andasse a svelare i problemi interni al manager di un istituto concorrente. L' altro aspetto grave del fuorionda Merkel-Conte è la partigianeria del sedicente "Avvocato del popolo". Semmai è semplicemente l' avvocato di Di Maio. Il bluff dell' imparzialità del professore chiamato a Palazzo Chigi è ormai palese. Questo signore fa politica per i pentastellati, anche in chiave europea. Provando a mettere all' angolo Salvini, facendogli fare brutte figure Il segretario del Carroccio è stato un signore ieri. Ha commentato: «Non è vero che sono contro tutti. Comunque stimo Conte, può dire quello che vuole». Una frase che dovrebbe mettere ancora più in imbarazzo il premier. La prossima volta che l' esecutivo prenderà una decisione, con che faccia chiederà qualcosa a Salvini l' ex avvocato del popolo? E con che faccia sempre Conte è riuscito a dire, in un' intervista rilasciata a "Povera patria" su Rai2, che «ci sono tutte le premesse per un bellissimo 2019 e per gli anni a venire. L' Italia ha un programma di ripresa incredibile». L' altro giorno sosteneva invece che fino a giugno il Pil non sarà roseo Che sta succedendo? Troppi indizi, come abbiamo raccontato, fanno invece pensare a una strategia ben precisa: isolare Salvini. Cinquestelle è nel pallone perché non sa in quale modo voterà al Senato in merito alla richiesta di processare il ministro dell' Interno sui clandestini della Diciotti. Sia che si esprima a favore o contro il vicepremier leghista, perderà consensi. A vantaggio proprio di Matteo. Per cui a M5S non resta che assediare Salvini. Si va dal "no alla Tav" al blocco delle trivelle, dal "no ai termovalorizzatori" alle frenate sull' autonomia, dalle ricette economiche scellerate sul lavoro (decreto dignità e chiusure dei negozi alla domenica) all' acqua pubblica. L' elenco di contrasti e boicottaggi ai danni di Matteo si arricchisce ogni giorno. Non è vero che Salvini, come sostiene Conte, «è contro tutti». Semmai ha contro tutti: al governo, nel centrodestra e in Europa. E poi i giudici e la solita sinistra pro-clandestini. Perfino Berlusconi è sempre più invidioso del successo leghista arrivando a sostenere che Matteo gli ruba i voti. Il "capitano" resiste e rilancia. La gente è con lui. Però ormai è solo. I suoi alleati, per fermarlo, stanno fermando l' economia. Di questo passo il governo non durerà a lungo.

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