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Giancarlo Giorgetti: "Crisi di governo, se non passasse l'autonomia io mi ritirerei"

Cristina Agostini
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Il governo sembra avere ormai le ore contate. E la data della fine, finora immaginata dopo le elezioni europee, potrebbe essere anticipata. Del resto è difficile tenere tutto insieme se Luigi Di Maio, Danilo Toninelli e Alessandro Di Battista mostrano il dossier sulla Tav ai francesi e non ai colleghi italiani, se non è ancora chiara la posizione sull'autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Diciotti, se alla presentazione del reddito di cittadinanza i grillini non invitano i leghisti. La questione è che l'alleanza tra Di Maio e Salvini si è rotta. E si è passato agli insulti. A Bergamo, durante la festa della Lega lombarda, riporta Francesco Verderami su il Corriere della Sera, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti ha detto che "se non dovesse passare l'Autonomia regionale come la chiediamo noi, e come peraltro è scritto nel contratto, io mi ritirerei dal governo. Restarci non avrebbe senso". Leggi anche: "Bizzarro". Di Maio-Macron, l'asse della vergogna. Dossier segreto, Salvini svela il gioco sporco M5s Insomma, basta mediare. E il "mediatore" si trova imbrigliato tra Di Maio e Salvini. Il grillino si gioca solo il governo, il secondo rischia anche personalmente. Tutti e due vogliono Entrambi mirano a scaricare sull' altro la responsabilità della rottura. Ecco perché non c'è certezza sulla deadline, che secondo alcuni leghisti, "potrebbe essere anticipata prima delle Europee".

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