Alessandro Sallusti, il terribile sospetto su Matteo Salvini: "Silenzio sulla Tav per evitare il processo?"
Un gran casino sulla Tav che si ripercuote sul governo. La relazione tecnica, infatti, boccia l'opera. Ma viene a sua volta bocciata da parte degli esperti (uno non la ha firmata, il commissario la ha definita "una truffa"). Insomma, i grillini avrebbero fatto consegnare una mezza porcheria pur di avere un argomento per schierarsi contro l'opera. Matteo Salvini, da par suo, continua ad affermare che la Tav s'ha da fare e, inoltre, ha snobbato la relazione di cui si è parlato. Dunque, come andrà a finire? Chi mostra di non avere dubbi sulla vicenda è Alessandro Sallusti, che dice la sua in un editoriale su Il Giornale dove non usa giri di parole e, ancora una volta, picchia durissimo sul leader della Lega. "La Tav non si farà, almeno con questo governo ed è questo un motivo in più per cambiarlo prima possibile", premette il direttore. Insomma: niente Tav, secondo lui. "Lo stop definitivo e ufficiale è arrivato ieri per bocca di un assicuratore di Cremona diventato per caso ministro delle Infrastrutture, il mitico Danilo Toninelli - uno che potrebbe risultare negativo al test sul quoziente intellettivo - che di tunnel non se ne intende a tal punto di aver sostenuto l'esistenza di uno di essi sotto il Brennero, che non esiste", azzanna Sallusti, infierendo sul disastroso e improvvisato ministro grillino. Leggi anche: "Pericoloso pensiero da cretini": Sallusti disintegra Toninelli Ma è nel finale che Sallusti attacca Salvini ed avanza il sospetto. Dopo aver ricordato tutte le valide ragioni per cui la Tav deve essere fatta, cita Roberto Gervaso: "Nessuno è abbastanza intelligente da dimostrare a uno stupido che è uno stupido". Dunque riprende: "Forse anche per questo, sulla decisione di ieri, Salvini tace. Il problema è che di solito chi tace acconsente (o ha bisogno dei voti Cinque stelle per non finire a processo sul caso Diciotti), conclude Sallusti. Ed eccovi servito il sospetto...