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Sergio Mattarella, la diplomazia segreta del Quirinale. Cosa non torna dopo la telefonata con Macron

Giulio Bucchi
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"La diplomazia segreta del Quirinale". Qualcosa si sta muovendo, dalle parti del Colle, e non è una buona notizia per Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Secondo un retroscena della Stampa, Sergio Mattarella sta diventando il riferimento dei leader internazionali prima ancora del premier Giuseppe Conte o dei suoi vicepremier, veri leader politici dell'esecutivo che stanno costruendo da mesi la rete della "nuova" Unione europea che nascerà a maggio. Ma intanto, come ha dimostrato il presidente Emmanuel Macron, tutti i leader incarica si affidano al Quirinale.  Leggi anche: "Mattarella stufo di Di Maio. Quindi ora...". La voce dal Colle: Salvini gode La telefonata Macron-Mattarella, spiega Ugo Magri sul quotidiano torinese, porta però con sé un aspetto "davvero inconsueto", il fatto cioè che "la notizia del colloquio stavolta sia trapelata. Di solito non succede, anche per risparmiare al premier Conte l'imbarazzo di sentirsi scavalcato". Peraltro, anticipa sempre La Stampa, "durante la loro conversazione, Macron ha espresso il desiderio di averlo suo ospite all'Eliseo e l'invito (che presto verrà reso pubblico nelle dovute forme) è stato prontamente accolto". Un po' per ricucire i rapporti tra Italia-Francia, un po' per dimostrare che l'asse non è Eliseo-Palazzo Chigi. E lo stesso metro è usato, reciprocamente, con Angela Merkel e Jean-Claude Juncker. E il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, più che una sponda, sembra il suo segretario impegnato "a cercare all'estero degli amici, laddove altri protagonisti della politica puntano soprattutto a crearci dei nemici".

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