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Matteo Salvini, il ricatto M5s dopo il voto sul caso Diciotti: cosa vogliono far saltare

Matteo Legnani
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Ora l'M5S passerà all'incasso. Do ut des. Ti salvo Salvini dai giudici e tu, Lega, mi dai qualcosa indietro. E la "cosa" che più sta mettendo sotto pressione i grillini in questi giorni è la questione dell'autonomia a tre regioni del Nord, dopo l'annuncio della ministra per gli Affari regionali Erika Stefani dell'accordo raggiunto tra ministero dell'Economia e Regione Veneto. Un annuncio che ha provocato reazioni scomposte da parte di molti amministratori del Mezzogiorno e malcontento anche popolare che ha fatto, e sta facendo tremare le gambe a Luigi Di Maio e soci, che proprio nel Sud hanno mietuto lo scorso 4 marzo un successo tale da spingerli al 34 e rotti per cento a livello nazionale. Per cui, salvato Salvini, si rinvii ora l'autonomia. Almeno a dopo le elezioni europee perchè, come spiega un alto papavero 5 Stelle a La Stampa, "non possiamo permettercela, ora". E, forse, non può permettersela anche Matteo Salvini, nel suo tentativo di "conquista" del Sud, di costruzione di una "Lega nazionale". Non a caso, i più entusiasti sostenitori dell'autonomia, in casa leghista, sono stati Giancarlo Giorgetti e il governatore veneto Luca Zaia mentre lui, Salvini, è rimasto un po' più defilato. Leggi anche: Di Maio, altro che migranti: il ricatto grillino a Salvini, a cosa mira il M5s

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