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Luigi Di Maio, la minaccia ai "ribelli" M5S: ecco chi rischia l'espulsione

Matteo Legnani
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Beppe Grillo che è una scheggia impazzita ("nei prossimi giorni pranzerò con lui"), Davide Casaleggio un padre sempre più ingombrante, Alessandro Di Battista che si è rivelato un boomerang per i suoi eccessi verbali e per la mancanza di autocontrollo coi media. Luigi Di Maio si sente sempre più solo dentro il M5S. Certo, il voto online degli iscritti contro l'autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini gli ha tolto un bel grattacapo. Ma ora, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, la misura sarebbe colma. E avverte i cosiddetti scontenti, ribelli, "ortodossi", ovvero coloro che non hanno mandato giù il ricorso alla piattaforma Rousseau per sciogliere il nodo Salvini: chi dovesse votare a favore del processo al leader leghista dopo che sua il voto online sia quello in Giunta per le autorizzazioni sono andati nella direzione opposto, è fuori. Espulso immediatamente e per sempre dal Movimento. Meglio la scissione di una rivolta montante e della quale lo stesso leader politico grillino stenta vedere i confini. Leggi anche: Salvini, i dissidenti M5s con i giudici: vogliono farlo fuori

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