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Autonomia: Zaia ai cittadini del Sud 'non ha colpa se Mezzogiorno va male'

AdnKronos
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Venezia, 20 feb. (AdnKronos) - "Cari cittadini del Sud, torno a prendere carta e penna perché non posso accettare che sui giornali venga pubblicata una pubblicità in cui il Nord viene accusato di voler uccidere la sanità del Mezzogiorno e perché dunque, nel dibattito sul tema dell'autonomia differenziata, continuo a cogliere l'addensarsi di bugie, falsità, distorsioni più o meno in buona fede, fraintendimenti. Questi ultimi, in particolare, dovuti a scarsa, o volutamente scarsa, informazione". Inizia così la lettera aperta che il presidente del Veneto, Luca Zaia rivolge ai cittadini del Sud "Possiamo partire da un presupposto? Che se il Mezzogiorno ha così tante cose che non vanno e questioni irrisolte non è colpa dell'autonomia richiesta da tre regioni? - sottolinea Zaia - Assodato ciò, vi scrivo per mettervi in guardia. Perché vi continuano a descrivere l'autonomia richiesta dal Veneto (ma non solo, anche dell'Emilia-Romagna e dalla Lombardia) come la secessione dei ricchi, la definitiva frantumazione di una Repubblica unita e solidale, l'impoverimento senza alternative del Mezzogiorno e del suo sistema socio-sanitario. Quando sappiamo tutti che autonomia significa assunzione di responsabilità: e che piuttosto che recriminare sull'autonomia richiesta dalla mia regione, sarebbe bene che tutte le regioni - anche quella del Sud - avessero la “loro” autonomia". "Perché gli amministratori sarebbero costretti a rispondere direttamente ai cittadini e l'autonomia è l'unico modo vero per controllare la qualità dell'amministrazione - continua Zaia - Ultimamente gli attacchi hanno avuto come sfondo la sanità. Personalmente, avrei qualche difficoltà a spiegare a mia madre o mio padre, ma soprattutto alla mia coscienza, che stiamo lavorando a una riforma istituzionale storica per togliere qualcosa a qualcuno o, ancor più imbarazzante, perché altri italiani siano curati peggio a vantaggio dei cittadini della mia regione".

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