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Roberto Formigoni va in carcere, la mannaia dei giudici: condanna a 5 anni e 10 mesi

Davide Locano
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Per Roberto Formigoni si aprono le porte del carcere. Scatta la condanna definitiva a 5 anni e 10 mesi per l'ex presidente della Regione Lombardia, accusato di corruzione nell'ambito della vicenda dei presunti fondi neri della fondazione Maugeri. Questa la durissima sentenza della Cassazione, arrivata poco prima delle 21 e dopo oltre quattro ore di Camera di Consiglio. Adesso la decisione della Suprema Corte sarà trasmessa alla procura generale di Milano per l'esecuzione della pena: Formigoni, come detto, dovrà andare in carcere. La pena, per inciso, è stata ridotta rispetto a quella d'appello, dove l'ex governatore era stato condannato a sette anni e sei mesi. Secondo il pg, da parte di Formigoni c'è stato un "sistematico asservimento della funzione pubblica agli interessi della Maugeri, un baratto della funzione". Il pg ha inoltre ricordato che la corruzione ha riguardato un giro di oltre 61 milioni di euro e circa 6 milioni di utilità sono arrivati "in vari flussi e forme" a Formigoni. Per questo, ha concluso, la condanna a 7 anni e mezzo in Appello (ben più alta di quella del primo grado che era stata di sei anni) sarebbe stata da confermare: "Tenuto conto - ha aggiunto Birritteri - del suo ruolo e con riferimento all'entità e alla mole della corruzione, è difficile ipotizzare una vicenda di pari gravità". E ha aggiunto: "Evitiamo che la legge possa essere calpestata con 'grida manzoniane'". "Sono umanamente dispiaciuto per Roberto", ha commentato Silvio Berlusconi.

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