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Regionali Sardegna, Luigi Di Maio farnetica: "Dopo questo voto, per il governo..."

Davide Locano
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Le cifre della batosta in Sardegna devono ancora essere delineate con precisione, ma ci sono pochi dubbi al riguardo: per il M5s è una tragedia politica. Una sciagura. Un crollo che le già pessime previsioni non avevano previsto in questa misura. Il 4 marzo dello scorso anno alle politiche presero il 42%, a questo giro crollano attorno al 15%, nel migliore dei casi. Una buona notizia, per l'Italia: i grillini si stanno già sgonfiando, a tempo record, e con loro i pericoli che portano per questo Paese. Eppure c'è qualcuno che sembra non rendersene conto. E quel qualcuno non è un personaggio a caso, ma Luigi Di Maio, il quale dopo il tracollo alle regionali Sarde ha commentato: "Io non vedo nessun problema, il governo sta lavorando. Per il governo non cambia nulla". Parole che, semmai, dovrebbe dire qualcun altro. Parole inoltre che dimostrano la sua insipienza politica: come può non cambiare nulla quando il M5s ha un consenso dimezzato rispetto alle politiche? Ma niente da fare. Per Di Maio "il M5s è vivo e vegeto". Dunque trova anche una spiegazione al crollo, spiegazione che non regge, puntando il dito contro le liste civiche di centrodestra e centrosinistra che sono "grandi ammucchiate elettorali dove non ce n'è una di lista civica vera". Spiegazione che ovviamente non regge: qualcuno ricordi ancora a Di Maio il 42% preso dalle politiche. Leggi anche: Sardegna, Senaldi: "Campane a morto per Di Maio"

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