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Vittorio Feltri, la sfida all'Ordine dei giornalisti che lo processa: "I terroristi sono bast***"

Gino Coala
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Ieri mattina sono stato "processato" dall'ordine dei giornalisti per un articolo che scrissi per Libero nel 2017, in cui auspicavo che i musulmani fortemente sospettati di essere violenti venissero espulsi, secondo lo stesso piano proposto da Trump. In sostanza, sostenevo che non tutti gli islamici sono terroristi, ma tutti i terroristi sono islamici. Mi è stato detto che alcune mie espressioni non corrispondono alle norme deontologiche. E allora ecco la mia difesa che mi auguro venga accolta dai "giudici". Leggi anche: Feltri, vietato attaccare gli islamici: "L'ultimo vergognoso silenzio" Posto che la stragrande maggioranza dei terroristi che hanno compiuto stragi in Europa, facendo centinaia di vittime, sono estremisti islamici, nel mio pezzo incriminato ingiustamente sostengo (alla riga nona) che "non tutti i musulmani sono bastardi inclini a uccidere, ma è assodato che la minaccia alla nostra incolumità proviene dal loro (quello dei bastardi) fetido ambiente". Ovvio pertanto che coloro che sono fortemente sospettati di essere terroristi vadano eliminati dalla società, esattamente come intende fare Trump che non è un dittatore, bensì il presidente degli Usa, ossia un Paese democratico. Ho sottolineato che gli osservatori bigotti del Corano hanno una cultura che spesso contrasta con la nostra, tanto è vero che non sono rari gli episodi in cui si registrano violenze specialmente contro le donne che adottano costumi occidentali. E questa è una verità incontestabile. Noi non sopportiamo che taluni ospiti musulmani agiscano in violazione delle leggi italiane che prevedono la parità dei generi. L' Isis poi ha sparso troppo sangue e non lo accettiamo. Qui si tratta di espellere non gli islamici in blocco, ma coloro che commettono reati o progettano di compierne. I concetti da me espressi sono chiari e netti. Per quanto riguarda il titolo dell'articolo non posso venire chiamato in causa non essendo il direttore responsabile. Infine non credo che concordare con Trump sia un delitto perseguibile dall' Ordine dei giornalisti. Andando ad un'analisi logica del testo osservo che laddove scrivo "non tutti i musulmani sono bastardi inclini a uccidere" faccio un' evidente e netta distinzione fra chi è deprecabile (al quale ben si addice - essendo terrorista - l' aggettivo impiegato) e chi non lo è. Faccio notare che sul piano semantico del resto la stessa Treccani illustra a proposito del termine "bastardi" l' uso estensivo del sostantivo invalso per indicare un soggetto "degenere" o corrotto. Tornando all' analisi logica della frase, laddove aggiungo "ma è assodato che la minaccia alla nostra incolumità proviene dal loro fetido ambiente", appare incontrovertibile che il pronome personale "loro" è riferito ai terroristi, dunque l' aggettivo impiegato per identificare l' ambiente da cui provengono è assolutamente appropriato. Anche qui, sul piano meramente semantico, sempre la Treccani spiega che l' impiego dell' aggettivo fetido è in uso figurativo per esprimere grave riprovazione, condanna, disgusto. In definitiva c'è qualcuno che ha il coraggio di sostenere che i terroristi non sono bastardi e che il loro ambiente non è fetido? Credo proprio di no! Non vorrei che i colleghi censori mi avessero confuso con Crozza quando esaspera i toni o confonde posizioni che non ho mai avuto. di Vittorio Feltri

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