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Tav, la lettera della Commissione Ue che terrorizza il governo: così i grillini ci vogliono rovinare

Gino Coala
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Proprio mentre a palazzo Chigi è in corso un vertice decisivo sulla Tav con i vertici del governo, da Bruxelles arriva l'indiscrezione di una lettera della Commissione europea, pronta a ricordare cosa rischia l'Italia nel caso in cui la linea ad alta velocità Torino-Lione non dovesse vedere la luce. Stando a quanto riporta l'Ansa, la Commissione Ue avverte il governo Lega-M5s che un eventuale no alla Tav comporterà la violazione dei due regolamenti Ue del 2013 e la perdita di circa 800 milioni, di cui 300 milioni entro marzo e il resto in un secondo momento. E sarebbe stata di ieri una telefonata che ha avuto come tema proprio la Tav tra il vicepremier Matteo Salvini e il vicepresidente della Commissione Ue, Jyrki Katainen. Leggi anche: Tav, vertice decisivo a palazzo Chigi: l'ultimatum di Salvini a Di Maio e Toninelli Nel testo preparato a Bruxelles si ricorda che il progetto per la Torino-Lione rientra nelle opere indicate dal regolamento 1315 del 2013 sui Ten-T, cioè le grandi reti infrastrutturali nel settore tei trasporti. La norma prevede tra l'altro l'obbligo di completare l'opera entro il 2030. L'altro regolamento tirato in ballo dalla Commissione nella lettera che però non risulta ancora inviata alle autorità italiane è quello numero 1316, sempre del 2013, con cui si dà vita alla Connecting europe facility destinata a sostenere almeno in parte il finanziamento delle grandi opere. È in base a questo regolamento che Ue, Italia e Francia hanno firmato il grant agreement per complessivi 813 milioni di euro destinati alla realizzazione del tunnel di base. Se i bandi di gara non saranno lanciati entro fine mese, i 300 milioni saranno persi e cosi' accadra' anche per il restante importo se i lavori saranno bloccati.

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