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Sergio Mattarella, Giuseppe Conte cruciale: "Dipende tutto da lui. Se fallisce con Di Maio e Salvini..."

Giulio Bucchi
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"Dipende tutto da Giuseppe Conte". Arriva dal Quirinale la sentenza definitiva sulla Tav e la crisi di governo alle porte tra Lega e M5s. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si chiama fuori dalla contesa, affidando al premier ogni residua speranza di mediazione tra Matteo Salvini (favorevole all'Alta velocità) e Luigi Di Maio (contrario alla Torino-Lione). Tanto che, spiega un retroscena del Messaggero, al Colle sono pronti a tutto e "il calendario non lo hanno ancora staccato dal muro". Più di un parlamentare, infatti, fa di conto "sulla data di possibili elezioni anticipate", qualcuno azzarda addirittura una data: "Insieme alle elezioni europee del 26 maggio o il 9 giugno?". Leggi anche: "Ha scoperto che non può dire no". Conte, un retroscena raggelante Mattarella, come ovvio, non arriva a tanto. La sua priorità è garantire un governo all'Italia ma senza macchinazioni di sorta stile-Napolitano. I suoi rapporti con Conte sono ottimi, assicura il quotidiano romano, ma la posizione del presidente è chiara: "Il rispetto dei trattati internazionali sottoscritti è cardine della credibilità di un Paese. Cambiare le intese è sempre possibile ma non certo in via unilaterale". Il rischio, infatti, è quello di un coinvolgimento diretto del Colle in eventuali contese di costituzionalità su decreti di blocco dei bandi di gara. Quindi o Conte trova un accordo sul filo dei cavilli oppure sarà crisi senza paracadute: stavolta, dal Quirinale, nessun veto a un ritorno alle urne anticipato.

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