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Tav, giravolta di Giuseppe Conte: "I bandi di gara non partiranno lunedì". Terrificante sospetto: zampino M5s

Giulio Bucchi
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La telenovela Tav non finisce mai: "I bandi di gara non partiranno lunedì". Palazzo Chigi in una nota "corregge" l'indiscrezione lanciata dal sito del Sole 24 Ore sulla lettera inviata dal premier Giuseppe Conte alla Telt, la società italo-francese incaricata dei lavori dell'alta velocità Torino-Lione. E fonti M5s sostengono che Telt sia disposta ad accettare il rinvio. Di fatto, dunque, Conte riesce con la mediazione tra Lega e grillini a guadagnare tempo per trovare la formula ideale, una "partenza con condizionale". Leggi anche: "Senza accordi con Di Maio...". Salvini nero in diretta: fa esplodere i 5 Stelle Nel documento riservato si farebbe riferimento al via libera ai bandi da 2,3 miliardi con ricorso però alla clausola di dissolvenza che permetterebbe al governo italiano di bloccare i lavori entro i prossimi 6 mesi, con la promessa di rivedere l'intero progetto. Di fatto, una partenza "a bagnomaria". Ma lo staff di Conte ora sottolinea come l'avvio dei bandi di gara verrà fatto slittare a data ancora imprecisata. Non esattamente una situazione invogliante per le aziende che vorranno investire sull'infrastruttura, con la spada di Damocle di uno stop improvviso se il Movimento 5 Stelle vincerà il braccio di ferro politico con la Lega all'interno della maggioranza di governo.

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