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Tav, il disastro nel governo: "Colpa sua", chi è il ministro che ci rimette il posto

Giulio Bucchi
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"Un tema così divisivo come la Tav andava affrontato prima". A puntare il dito contro Danilo Toninelli, il disastroso ministro grillino delle Infrastrutture, non è solo l'alleato leghista, per voce del capogruppo alla Camera Riccardo Molinari. Anche dentro il Movimento 5 Stelle, nel giorno del rinvio dei bandi di gara annunciato dal premier Giuseppe Conte, tira aria di processo sommario all'uomo delle gaffe. Tra gli errori più gravi imputati al ministro quello di essersi trincerato per mesi dietro l'attesa della (contestatissima) analisi costi-benefici, in un balletto di dichiarazioni a mezzo stampa su "spreco di soldi pubblici", "atti da non firmare", "progetto da rivedere" e "stop ai lavori". Leggi anche: "Visto che roba che ho?". L'ossessione fisica di ToninellI: se questo è un ministro Il documento doveva arrivare entro Natale, slitta di varie settimane e nel frattempo si scopre che 5 membri della commissione su 6 sono contrari all'opera. Non il massimo per una commissione "imparziale". Il mistero che ammanta il "verdetto" e le sue motivazioni scientifiche fa impazzire la Lega, con tanto di studio consegnato prima a Parigi e che a Palazzo Chigi e ai colleghi ministri interessati (Luigi Di Maio compreso). Se la gestione del disastro del Ponte Morandi aveva già compromesso la sua autorevolezza davanti agli italiani, la pratica Tav così tanto delicata per il M5s ha convinto anche i grillini duri e puri: Toninelli è inadeguato. Il governo andrà avanti ma per lui arriverà un rimpasto. Ad altissima velocità.

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