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Alessandro Di Battista, la confessione di Carlo Freccero: adesso si capisce tutto

Maria Pezzi
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Carlo Freccero è al centro di un approfondimento-ritratto del Corriere della sera, tra il televisivo e il politico. Gli scontri in commissione vigilanza, le idee geniali, la lite con Bruno Vespa, e anche le cadute fanno di Freccero, direttore di Raidue sovranista e in quota grillina, un personaggio quasi mitologico. Freccero, guru televisivo e anche tuttologo, nel colloquio  con il quotidiano di Via Solferino, che lo incensa, dice di andare d'accordo con tutto il settimo piano di viale Mazzini (quindi sia con Fabrizio Salini, l'amministratore delegato, sia con Marcello Foa, il presidente). Il dirigente della tv pubblica giura di non ricevere telefonate né da Luigi Di Maio, né da Davide Casaleggio. "Frequento uno solo, tra quelli lì: Alessandro Di Battista. Ma l'ultima volta l'ho visto a pranzo ai primi di gennaio". Leggi anche: Freccero: in Rai comanda Bruno Vespa  

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