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Romano Prodi vuole il male dell'Italia: "Angela Merkel a capo della Commissione Europea"

Davide Locano
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Il nuovo Pd di Nicola Zingaretti ci porta in dote anche il ritorno di Romano Prodi, che ha recentemente detto di star pensando a riprendere la tessera del partito e dunque al ritorno in politica. Un'ulteriore conferma arriva in un'intervista a L'Espresso, in cui Mortadella si lancia in un appello davvero indigeribile. A poche settimane dalle elezioni Europee dove è previsto il botto dei partiti sovranisti, chiede una riforma radicale della Ue: "Serve un nuovo Risorgimento - dice l'ex premier -. La bandiera dell'Europa, da affiancare a quella italiana. Nel mondo che non era ancora globale per difenderci bastava la bandiera italiana, ora ne servono due, c'è bisogno dell'Europa". E fin qui, tutto bene (o quasi). Il problema sorge quando Prodi fa una seconda proposta per risollevare le sorti dell'Europa: indicare Angela Merkel come prossima guida della Commissione europea. Secondo Prodi, "potrebbe essere lei la nostra Thomas Becket da uomo di potere alla corte del sovrano a vescovo convertito. Era considerata la custode degli interessi nazionali della Germania e la nemica dell'Europa, oggi ne può incarnare lo spirito". Insomma, da Juncker alla Merkel: il peggio per l'Italia. Leggi anche: Prodi a DiMartedì, la barzelletta su Matteo Salvini

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