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Nicola Zingaretti, l'indiscrezione che smaschera la verità sul Pd: "Ogni giorno chiama D'Alema"

Gino Coala
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La vendetta si sa, è un piatto che va servito freddo. Massimo D'Alema di quel motto ne ha fatto una ragione di vita, soprattutto quando si tratta di Partito democratico e Matteo Renzi. Fino a ieri Baffino non osava neanche toccare con un bastone tutto quello che portava le insegne piddine, figuriamoci i suoi dirigenti. Ma ieri è passato, così come sono passati i renziani sul nuovo carro del vincitore, il compagno NicolaZingaretti, un tempo veltroniano, nuovo modellino da plasmare nelle esperte mani dalemiane. Leggi anche: Zingaretti, la rinascita nei sondaggi del Pd: le cifre, perché sono già morti L'ex premier è già con un piede di nuovo nel Pd, visto che ogni giorno riceve puntuale una telefonata dal nuovo segretario, come riporta Lettera43, affamato di imparare il mondo ed evitare gaffe, soprattutto in politica estera, grazie ai consigli del navigato D'Alema. E la marcia per un trionfale ritorno a casa, acclamato come padre nobile della sinistra italiana, è ormai partita. Anche se gli scissionisti di Mdp, Pier Luigi Bersani e Roberto Speranza, non hanno ancora sciolto le riserve sul listone di Zingaretti alle Europee, il pressing per i candidati che ancora sono nel Pd è già fortissimo. E se i due si muovono, Baffino ha ordinato: il piano è blindare la candidatura di Gianni Cuperlo alle prossime Europee, magari come capolista.

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