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Luigi Bisignani, la spifferata: "Caro Silvio Berlusconi, occhio alla trappola che ti stanno preparando"

Cristina Agostini
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"Un fuoco amico, dalle sue aziende e da Arcore, si sta alzando per convincere Silvio Berlusconi a non candidarsi alle elezioni europee, stroncando la sua più che legittima aspirazione a rientrare in un'assemblea parlamentare da dove fu espulso per via di una norma retroattiva". Luigi Bisignani, sul Tempo, rivela che "l'ultimo pretesto è stato il breve ricovero al San Raffaele e qualche picco di glicemia". Il presidente di Forza Italia, però, "è pronto più che mai alla battaglia, sicuro di una grande affermazione personale, grazie a tutti quegli elettori che per le più varie ragioni emozionali sono pronti a scrivere il suo nome nella scheda elettorale. E sarà un confronto sul numero delle preferenze, sempre che lui decida di essere capolista in tutta Italia, così come probabilmente faranno tutti gli altri big del centrodestra, da Giorgia Meloni a Matteo Salvini". Secondo Bisignani Berlusconi deve smetterla di stare dietro a Matteo Salvini che "non ha nessuna voglia di tornare nel «dorato canile» del Cavaliere, ma del Cavaliere avrà maledettamente bisogno. Non bisogna essere degli indovini per pronosticare che, nonostante la vittoria dei populisti italiani con la conquista di una quarantina di seggi in Europa, Salvini sarà sempre marginale perché a vincere saranno il Ppe, il Pse, l' Aide con i Verdi tedeschi". Leggi anche: Giorgia Meloni, il clamoroso scippo nella terra della Lega: in un solo giorno 35 big (la metà azzurri) vanno coi "Fratelli" Non solo. "Come presidente della Commissione arriverà un clone di Juncker e alla Banca Centrale Europea un altro mastino dell' asse franco -tedesco che non vede l' ora di rafforzarsi e darà un gran filo da torcere al governo Conte, sempre se quest'ultimo sopravviverà alla sua acclarata inadeguatezza. Ecco quindi che l' esperienza internazionale del Cavaliere tornerebbe di grande aiuto per Salvini". Ma perché, si chiede Bisignani, "in tanti scoraggiano Berlusconi? E lo fanno con azioni anche un po' sconsiderate, come, a pochi mesi dalle elezioni, la chiusura della redazione romana de Il Giornale oppure la straripante presenza dei populisti nelle trasmissioni Mediaset". Insomma, è "premura per un periodo di convalescenza o disegno di svuotare definitivamente Forza Italia, come piace tanto, ad esempio, a Giovanni Toti? A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina". 

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