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Matteo Salvini, lo sfogo rubato: "Non ne posso più". Retroscena devastante: benservito a Di Maio e M5s

Giulio Bucchi
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Nelle dichiarazioni ufficiali Matteo Salvini è ironico, ma quando si sfoga con i suoi fa capire che l'affondo di Luigi Di Maio sui "negazionisti dell'Olocausto alleati della Lega" è stato un colpo troppo basso per incassarlo senza conseguenze. "Anziché pensare alla caccia a nazisti e venusiani, pensi a lavorare", ha commentato ai microfoni il leader leghista. Leggi anche: Sondaggio Pagnoncelli, per Salvini si mette male. "Così Di Maio lo sta fregando" Ma il retroscena del Corriere della Sera lascia filtrare sentimenti ben più duri nei confronti del M5s. "Non ne posso più dei loro no, dei litigi e dei paletti - avrebbe detto Salvini ai suoi collaboratori -. Se l'escalation continua, andare avanti diventa molto complicato". A sostenere la tesi secondo cui il governo sta facendo male alla Lega è anche la stroncatura ricevuta dagli imprenditori. Riflesso della rivolta di quel Nordest produttivo storico bacino elettorale della Lega. E Giancarlo Giorgetti, sempre cauto e lungimirante, da tempo preme per la rottura di questo anomalo contratto di governo.

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