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Luigi Di Maio e Matteo Salvini, pranzo raggelante: "Una sola domanda, perché?". Lega e M5s, il disastro

Giulio Bucchi
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Gelo al pranzo informale tra Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il premier ha voluto riunire i suoi vice a Palazzo Chigi dopo settimane di lontananza, fisica e politica. L'unica cosa positiva, nell'ottica del governo, è l'accordo sul fissare incontri settimanali tra i tre vertici per fare il tagliando sulle misure in atto. Per il resto, spiega un retroscena del Corriere della Sera, il leader della Lega non ha ottenuto risposte soddisfacenti. All'uscita dal pranzo, scuotendo la testa, si legge, Salvini avrebbe detto ai suoi che "loro (i 5 Stelle, ndr) continueranno ad attaccarci ogni singolo giorno fino al 26 maggio". È la campagna elettorale, bellezza, ma Lega e M5s sono pur sempre alleati e la polemica costante non fa bene alla salute della maggioranza. Leggi anche: "Niente ordini, lui non ha voce in capitolo". Il leghista Molteni asfalta Di Maio "Ci ho provato più di una volta a buttare l'argomento in mezzo al tavolo - avrebbe detto Salvini - ma è stato completamente ignorato. Come non esistesse". D'altronde, spiega sempre al Corriere un notabile leghista, quando Matteo e Di Maio si vedono, di questo non si parla. I due si incontrano, parlano di questo e di quello, e magari cinque minuti dopo spunta la loro noterella ostile". Dal Movimento la vedono in maniera opposta: sono i leghisti a colpire sotto la cintura Di Maio e soci. Occhio, perché l'amore litigarello è bello, sì, ma non dura molto.

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