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Di Maio e Salvini, "bomba a orologeria" sul governo. Retroscena sul "documento comune": chi salta in aria

Giulio Bucchi
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L'unica cosa che tiene uniti Matteo Salvini e Luigi Di Maio? Il documento congiunto di Lega e M5s contro il ministro dell'Economia Giovanni Tria. La battaglia sul Def continua, e Repubblica la definisce una "bomba a orologeria". I retroscena romani riferiscono di un "contro-Def" che i due partiti della maggioranza presenteranno alla Camera e al Senato, un vero e proprio agguato al documento ufficiale del governo. Leggi anche: "A Di Maio viene l'orticaria". La gola profonda e la crisi di governo Un modo per mettere in minoranza, palesemente, il ministro tecnico che rappresenta l'ostacolo maggiore tra i partiti e i loro obiettivi (maliziosamente detti anche "promesse elettorali"). La dichiarazione di guerra di Salvini e Di Maio prevede nero su bianco l'impegno a non aumentare l'Iva, "in nessun caso". Secondo punto: la Flat tax, con un dettaglio relativo alla riduzione delle aliquote, impegnando il governo a metterla in pratica già in autunno. Accanto alla bandiera leghista, ecco quella grillina del quoziente famigliare. E magari, aggiunge Repubblica, ci potrebbe essere anche un riferimento chiaro alla "strutturalità" di Quota 100 e Reddito di cittadinanza che Tria continua a ogni pie' sospinto a definire "sperimentali" e "provvisorie", per rassicurare Ocse, Fmi, Bce e austera compagnia finanziaria cantante. Ovviamente, un documento di questo tipo aprirebbe una seconda partita: la sfiducia politica a Tria. Occorrerà capire fino a che punto il premier Giuseppe Conte e con lui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella accetteranno il rischio di un'operazione simile.

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