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Letta: "I primi sei mesi una corsa a ostacoli"

Enrico Letta

Il premier difende la legge di Stabilità: "Per la prima volta scende la pressione fiscale, spero che l'aula però la migliori"

Andrea Tempestini
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"Gli ultimi sei mesi sono stati una corsa a ostacoli. A ogni ostacolo superato abbiamo dovuto pensare all'ostacolo successivo". Così Enrico Letta, all'apertura della riunione dei gruppi Pd sulla legge di stabilità. Il premier non nasconde le difficoltà dell'inizio di questo suo convulso mandato. "Mi chiedono coraggio - ha aggiunto -. Io il coraggio ce l'ho e ce lo metto tutto, ma serve anche tanta saggezza. Chi governa deve dimostrare molta serietà e repsonsabilità, ci sono troppe variabili di rischio da non sottovalutare". "Troppe aspettative" - I fari, ora, sono puntati sulla legge di stabilità, su cui si sta concentrando il fuoco del Pdl, che vuole stravolgere il testo. "Sulla legge di stabilità - premette Letta - si sono caricate troppe aspettative. Ora voglio riportare questa discussione con i piedi per terra". Il premier aggiunge: "Ci aspettiamo che il Parlamento possa migliorare la legge di stabilità. Il 2014 è il nostro anno - prova a prendere tempo -, la manovra del 2013 era stata scritta dalla legislatura precedente. Nel 2014 la scrittura della legge di stabilità è nelle nostre mani". "Giù le tasse" - Il premier prova poi a difendere la legge: "Per la prima volta facciamo un bilancio che non si apre con un capitolo di tagli. Fino a ora nelle leggi di Stabilità c'erano stati aumenti di tasse e tagli lineari - ha ricordato - erano finanziarie in cui c'era tutto. Ora la legge sta insieme al provvedimento sui giovani, a quello sulla scuola e sulla cultura. Vanno considerati insieme", ha puntualizzato. Secondo il premier, inoltre, "con la legge di stabilità per la prima volta si inizia una discesa della pressione fiscale per imprese e famiglie".

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