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Vittorio Feltri, l'avvertimento a Salvini sulle province: "Prima devi cancellare quelle regioni"

Gino Coala
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Renzi abolì le Province, ma appena appena. Gli enti furono ridotti a contenitori di spese e continuarono a sperperare denaro. Tanto valeva, a parità di costi, tenerle in vita visto che servivano ai cittadini, per la manutenzione delle strade e non solo. Invece furono formalmente soppresse pur continuando a mantenere in piedi gli organici del personale, e seguitando a retribuire i dipendenti. Leggi anche: Feltri, un'amara verità su Di Maio, il Mezzogiorno e il senso delle elezioni Europee Una operazione priva di senso e piena di controsensi. L' ex sindaco di Firenze, non pago di aver combinato questo pasticcio, propose la cancellazione del Senato allo scopo di introdurre nel nostro ordinamento il cosiddetto monocameralismo. Ma non ebbe il coraggio di andare fino in fondo e si limitò a diminuire i seggi di Palazzo Madama assegnando i rimanenti a cani e porci. Ecco due motivi per cui il Matteo toscano perse il referendum e fu costretto ad abbandonare Palazzo Chigi, rinunciando a un potere immenso. Quando si sottopone all' elettorato un quesito bisogna che questo sia chiaro: vuoi questo o vuoi quello? La domanda deve essere secca e chiara. Viceversa il presidente del Consiglio dell' epoca, per quanto sveglio, propose al popolo un piatto indigesto, né carne né pesce, che fu rifiutato a larga maggioranza. Vabbè, morto un premier se ne fa un altro pur sapendo che sarà peggiore del giubilato. Così è stato e ora Renzi è caduto nel dimenticatoio, sostituito al vertice del Pd dal povero Zingaretti, pesce fuor d' acqua e comunque incapace di nuotare anche in un catino. Non importa. Piuttosto osserviamo che Salvini suggerisce il ripristino delle Province con ogni potere e ogni competenza che avevano un tempo. Personalmente ho dei dubbi. In anni lontanissimi ho lavorato quale applicato all' Amministrazione provinciale di Bergamo, che funzionava benissimo. Allora essa si doveva occupare della gestione del manicomio, pieno zeppo di ricoverati, circa 2000, del brefotrofio, che assisteva i bambini esposti all' abbandono e le relative mamme; di vari altri istituti importanti, nonché della manutenzione delle strade. Tutto ciò è stato cancellato dagli obblighi provinciali poiché sono cambiati la società e il mondo. All' ente in questione, che ha delegato quasi tutte le proprie funzioni alla Regione, oggi rimarrebbe esclusivamente la tutela della viabilità, non poca roba. Rianimarlo in parte si può fare, però a condizione che si accorpino varie regioni. Perché mai Abruzzo e Molise sono separate? La Basilicata è uno sputo di terra e va aggregata. L' Umbria pure. Per non dire della Valle d' Aosta e del Friuli. Non siamo contrari alla riforma auspicata da Salvini, tuttavia costui non può ignorare l' esigenza di semplificare sulla base della realtà nazionale. Rimettere in piedi le Province senza una ristrutturazione generale delle amministrazioni locali è un esercizio inutile, anzi dannoso. di Vittorio Feltri

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