Omicidio Ramelli: Berlato (FdI), 'bene libro distribuito nelle scuole di Verona'
Venezia, 2 mag. (AdnKronos) - "Condivido in pieno l'inziativa di far distribuire nelle scuole di Verona il libro su Sergio Ramelli, perchè le vittime di quegli anni devono avere tutte lo stesso rispetto, sia che militassero da una parte politica, sia che fossero dalla parte opposta". Così all'Adnkronos il consigliere regionale veneto di FdI Sergio Berlato commenta l'iniziativa del Comune di Verona di acquistare e donare in ogni scuola della città una copia del volume a fumetti: "Sergio Ramelli. Quando uccidere un fascista non era reato", edito da Ferrogallico, che racconta la storia del giovane militante del Fronte della Gioventù ucciso a Milano nel 1975 da un gruppo di militanti della sinistra extraparlamentare. Un'iniziativa adottata dal Consiglio Comunale di Verona a ridosso del 29 aprile, anniversario della morte di Ramelli, ricordato a Milano con una manifestazione in cui vi sono stati tafferugli con la polizia. "Noi abbiamo sempre condannato gli omicidi le vittime di tutti i totalitarismi, sia quelli commessi dal nazismo, che quelli dal comunismo, con la differenza che i primi risalgono a 70 anni fa, quelli commessi dal comunismo avvengono ancora oggi - sottolinea il congiliere di FdI - e comunque, ripeto, condanniamo senza esitazione le violenze da qualsiasi parte provengano. Il problema è che ancora oggi si sente il terribile slogan 'uccidere un fascista non è un reato', stigmatizza. "Per questo è giusto ricordare Ramelli: perchè conoscere vuol dire rispettare le vittime di tutti quegli anni, mentre la mancanza di conoscenza dei fatti porta alla mancanza di rispetto. E tanti giovani di oggi dovrebbero prendere ad esempio due grandi leader politici degli anni '70: Berlinguer ed Almirante, e ricordare il grande rispetto che Almirante portava per l'avversario politico, tanto da andare ai funerali del segretario del Pci. E, quindi non capisco le polemiche nate per queste iniziativa da parte del Pd", conclude.