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Otto e Mezzo, Marco Travaglio rosica: "Luigi Di Maio? Le dimissioni sarebbero anche poco. Ma..."

Davide Locano
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Suo malgrado, Lilli Gruber a Otto e Mezzo deve affrontare nel suo studio su La7 il trionfo di uno dei suoi più acerrimi nemici, Matteo Salvini, trionfatore alle Europee e anche in Piemonte. Per farlo, tra gli ospiti, ecco che schiera Marco Travaglio, il direttore ultra-grillino del Fatto Quotidiano, il quale suo malgrado deve fare i conti col trionfo del tanto odiato leghista e col disastro dei tanti amati pentastellati. E nel mirino di Travaglio ci finisce subito Luigi Di Maio, il capo politico scornato al quale dedica un messaggio sibillino: "Le sue dimissioni forse sarebbero anche poco, in un partito normale. Forse anche lui preferirebbe tenere soltanto la guida del ministero. Ma non credo possa. Il M5s - continua Travaglio - è una strana monarchia a termine, in cui il capo politico dura per cinque anni. Ed essendo ora Di Maio il capo politico, ora tocca a lui cercare di raccogliere qualche coccio e rimetterne insieme qualcuno", conclude la sua disamina. Leggi anche: "Troppo grillino": al Fatto, la rivolta contro Travaglio

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