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Alessandro Di Battista, il padre Vittorio insulta Luigi Di Maio e lo lancia come leader M5s

Davide Locano
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Sconfitto, demolito, spappolato. Si parla di Luigi Di Maio e delle condizioni in cui versa dopo il voto alle elezioni Europee: il capo politico infatti è riuscito nella mirabile impresa di dimezzare i consensi del suo partito nell'arco di un anno. Roba da campioni. Scontato, ora, il processo che si è aperto nel M5s, partito dove è ripiombato a tempo record Alessandro Di Battista, che al di là delle dichiarazioni di facciata è pronto a prendere il posto di Di Maio, iniziando con il commissariarlo. Ma non solo Dibba junior. Già, perché anche il padre, Vittorio Di Battista, a caldo ha scelto di infierire contro Giggino. Come sempre senza troppi peli sulla lingua, Dibba senior ha preso la mira ed aperto il fuoco: "Che pena di Maio. Mi sono rotto il fianoromano dei complimenti agli avversari che hanno vinto dell'abbiamo perso tutti, del dossier Tav è nelle mani di Conte, della buona anima di Moro, dei vestiti lindi e pinti, le cravatte ton sur ton, di prendere mazzate comunali, regionali ed europee". Messaggio chiaro, anzi chiarissimo. Leggi anche: "Cos'ha fatto in Sudamerica": l'Annunziata infilza Di Battista

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