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Matteo Salvini fa i nomi dei tre ministri M5s che vuole far saltare: "Ci sono dei problemi"

Gino Coala
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Le parole di Matteo Salvini sin dal minuto dopo il trionfo alle urne delle elezioni Europee sono state rassicuranti sul futuro del governo. Il suo continuo "si va avanti" però va letto in controluce, per trovare la filigrana che porta i nomi di tre ministri, non per caso grillini, pronti a saltare. Leggi anche: Di Maio, indiscreto Tav: pronto a far saltare la testa a Toninelli Lo conferma quel che poi Salvini ha cominciato ad aggiungere in diretta Facebook a quel "si va avanti", con un messaggio chiaro a Luigi Di Maio: "Se prevale la linea Di battista, il governo chiude... Occorre realizzare tutto quanto gli italiani si aspettano". Ed è quindi partito con l'elenco dei ministri pentastellati che nel corso delle ultime settimane si sono candidati per finire sulla lista nera: "Come è possibile andare avanti con un ministro come Danilo Toninelli, che ha contrassegnato la sua attività in opposizione alla Tav". Concetto ribadito punto per punto anche il giorno dopo all'Adnkronos: "Io non chiedo niente a nessuno, è chiaro che su alcuni settori ci sono dei problemi".  Il discorso non cambia per "Elisabetta Trenta o per Sergio Costa, che non hanno mai smesso di frenare sull'azione di governo". Secondo il Corriere della sera, c'è chi parla anche del ministro dell'Economia Giovanni Tria nel mirino leghista. Ma l'obiettivo del leader della Lega non è fare un "rimpasto in stile Prima repubblica". Bensì tenere sulla corda gli alleati: "Dobbiamo cambiare il passo", ormai forte dei numeri incassati dal voto delle Europee. A Salvini, in questo modo, non serve neanche diventare premier: l'agenda del governo dovrà passare ormai dalla sua scrivania.

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