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Alessandro Di Battista massacrato da Luigi Di Maio: "Ho fatto diecimila chilometri in un mese"

Caterina Spinelli
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Luigi Di Maio a Terni per il primo incontro territoriale del M5s risponde alle accuse dell'amico Alessandro Di Battista. La porta dell'assemblea resta aperta, così dall'esterno sono udibili le parole del vicepremier che replica alle domande dei militanti. In un passaggio fa riferimento, senza citarlo, a Dibba: "Mi sono incaz*** in questi giorni quando ho sentito la frase burocrati chiusi dentro ai Ministeri (pubblicata nel suo libro, Politicamente scorrettoi, ndr). Alle politiche facemmo – prosegue Di Maio – diecimila chilometri in tre mesi, questa volta li ho fatti in un mese perché fino al mese prima abbiamo lavorato a Roma nei ministeri a tamburo battente". Leggi anche: Di Battista, lo stupidario grllino: tutte le sue sparate Poi il vicepresidente del Consiglio se la prende con Matteo Salvini: "In campagna elettorale mi dicevano quello sta in ogni Comune e io non ci sono mai? Certo, poi abbiamo scoperto che usava gli aerei di Stato. Questa roba qua non può essere il nostro modello di riferimento. Se qualcuno pensa che dobbiamo cominciare a fare i voti con quella roba lì, uccidiamo il Movimento". E, a proposito dei provvedimenti portati avanti dal Movimento in questo anno di governo: "Sono punti che facevano parte del nostro programma. Non è che siano popolari eh. Perché tutti i nostri provvedimenti si rivolgono a delle parti di Paese ben specifiche che sono in difficoltà. Penso al reddito di cittadinanza come al salario minimo".

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