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Migranti, ora i trafficanti puntano sulla Grecia. Dati Onu: da quando c'è Matteo Salvini cambiate le rotte

Cristina Agostini
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Da quando al governo c'è Matteo Salvini l'Italia non è più un porto sicuro per il traffico di migranti. Secondo i dati dell'Unhcr, organizzazione dell'Onu, dall'inizio del 2019 alla data del 24 giugno scorso sono arrivati sulle coste del Mediterraneo 34.376 migranti, meno anche dei 56.585 registrati alla stessa epoca lo scorso anno quando il picco è stato fra i più bassi del decennio. Rivela il Tempo che di quelli arrivati in Europa la maggiore parte - 17.565 pari al 51,09% - si è diretta verso le coste della Grecia. Poi 12.522 sono arrivati in Spagna (il 36,4%) e solo 2.447 in Italia (il 7,11%). Altri 1.048 sono approdati a Malta e 794 a Cipro. Leggi anche: "Carola Rackete brava ragazza, ma Salvini ha ragione". Il migrante era a bordo della Sea Watch, ora lo incorona Insomma, le rotte degli scafisti sono cambiate. Fino al 2017 infatti oltre il 70% dei migranti si dirigevano verso le coste italiane, poi da giugno 2018, il traffico è stato dirottato prima sulla Grecia e poi in maniera consistente sulla Spagna. Complessivamente secondo Unhcr nel 2018 sono arrivati dal Mediterraneo in Europa 141.475 migranti, ed è stata la Spagna (65.383) la meta preferita. A ruota la Grecia, con 50.511 migranti. In Italia 23.370.

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