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Luigi Di Maio lascia sola la Raggi, lei si sfoga: "Con i 5 Stelle non parlo più". Guerra con Di Battista

Giulio Bucchi
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I rapporti tra Virginia Raggi e i vertici grillini sono a zero: "Io con i 5 Stelle non ci parlo più", sarebbe questo lo sfogo della sindaca di Roma sommersa dal caos-rifiuti della Capitale. Secondo il Corriere della Sera, il post di Alessandro Di Battista su Facebook svela la solitudine dell'avvocatessa, e quel passaggio sul "dovere del Movimento è sostenere il sindaco di Roma e far capire a tutti chi è che vuole il male della Capitale per sporchi giochi politici" sarebbe un messaggio implicito a Luigi Di Maio, colpevole invece di aver isolato e tenuto a distanza la Raggi. perché ormai "indifendibile".  Leggi anche: La Raggi "graziata" dal Papa. Bechis e la manina sospetta in Vaticano "Tutti, ma dico tutti, si sono messi in testa di buttarla giù", ha scritto Dibba. Di Maio, scrive il Corsera, a sua volta, sarebbe "incazzato" per chi "ancora oggi" è in giro per l'Italia a presentare libri, invece di partecipare alla pugna con "il principale esponente dello schieramento avverso" (cioè Matteo Salvini, ndr). Il clima dunque è infuocato e la Raggi è finita nel bel mezzo della guerra senza quartiere tra i due ex amici. Certo, la sindaca ci ha messo del suo a cominciare dal pasticcio di Casal Bruciato, quando l'8 maggio scorso piazzò una famiglia rom in un alloggio popolare provocando la reazione furente di CasaPound e le critiche dello stesso Di Maio: "Prima si aiutano i romani, gli italiani, poi tutti gli altri". E la Raggi, che si aspettava solidarietà almeno dal suo partito, non ci ha visto più: "Io con questi ho chiuso". Collegamenti interrotti tra Campidoglio e Comunicazione nazionale del M5s: "Ma cosa dovremmo farci dire dal nazionale? - si lamentano i collaboratori più stretti della Raggi - Avete visto che campagna elettorale hanno fatto? Non ne hanno indovinata una e vorrebbero farci la lezione. Almeno noi siamo coerenti". 

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