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Vittorio Feltri sull'autonomia: "La Lega si rassegni, alla Camera la maggioranza è meridionale"

Caterina Spinelli
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A scanso di equivoci. Noi di Libero siamo favorevoli alla autonomia regionale. Tant' è che abbiamo appoggiato a tutto gas il referendum che si svolse in Lombardia e in Veneto e che ebbe l' esito che sappiamo: il Nordest pretende di amministrarsi senza interferenze romane. Va da sé che le leggi nazionali vigono dalle Alpi alla Sicilia. Non è in discussione lo Stato unitario. Si tratta soltanto di consentire agli enti locali di decidere come e dove investire il denaro da essi prodotto. Se a Milano o a Venezia è necessario costruire un' opera è assurdo che le due città, con i propri proventi fiscali, non possano agire nell' interesse della popolazione e debbano attenersi alle disposizioni governative, ispirate malamente dalla burocrazia peggiore del mondo. I governatori Fontana e Zaia sono sicuramente più preparati e competenti di Toninelli per deliberare in varie materie. Sono più esperti, conoscono il territorio e le sue esigenze, mentre i fannulloni del Parlamento pensano soltanto a sprecare, compiendo spese pazze col denaro pubblico. Leggi anche: Vittorio Feltri e la latrina romana: severa difesa della Raggi Un esempio clamoroso? Il reddito di cittadinanza distribuito a cani e porci che invece di lavorare si girano i pollici e se proprio lavorano lo fanno in nero, evadendo le tasse, incidendo negativamente sulle statistiche relative alla disoccupazione nonché sul Pil, quindi imbrogliando i cittadini. Tutto ciò è assodato e non merita un dibattito. Lo si constata a occhio nudo. Nonostante questo, alcune parti politiche si ostinano a negare al Settentrione la facoltà di provvedere a se stesso mediante l' autonomia democraticamente invocata tramite plebiscito. Perché? Elementare. I deputati e i senatori del Sud, oltre ai governanti, sono terrorizzati all' idea di perdere la tetta da cui attingere nutrimento, sotto forma di finanziamenti cospicui, per le zone disastrate del Mezzogiorno. Le quali senza i capitali versati all' erario dagli odiati polentoni andrebbero definitivamente alla deriva. Pertanto non si illudano la Lega e i suoi sostenitori: l' autonomia non passerà mai alle Camere a maggioranza meridionale, come non passò mai il famoso e sterile federalismo fiscale. Noi siamo condannati a mantenere i nostri cari fratelli terroni. di Vittorio Feltri

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