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Matteo Salvini, il retroscena sul suo "piano militare": vittoria alle regionali in Emilia poi voto anticipato

Giulio Bucchi
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"Uno schema quasi militare". Matteo Salvini sarebbe tentato di rompere con il Movimento 5 Stelle a tempo debito, e soltanto dopo aver centrato l'obiettivo grosso: strappare, cioè, l'Emilia Romagna al Pd alle prossime elezioni regionali. È Augusto Minzolini, sul Giornale, a suggerire il progetto strategico del leader dell Lega: andare a votare nella primavera 2020 con in saccoccia praticamente tutti i voti amministrativi passati. La sfida per la roccaforte rossa, tra ottobre 2019 e gennaio 2020, rischia quindi di diventare lo scontro finale tra Salvini e anti-salvini, con i dem nella scomoda veste dei "greci alle Termopili con i Persiani".  Leggi anche: "Conte ci prende per il c***". Rivolta Lega, il premier gioca per il M5s Ma Salvini avrebbe già in tasca anche la campagna elettorale da sfruttare per le politiche, sulla scia dell'eventuale successo alle regionali emiliane. "Il leader leghista - scrive Minzolini - sta accumulando una serie di dossier che lo vedono deluso dal comportamento di questo governo". Autonomie, manovra, flat tax. A quel punto Salvini "punterà dritto alle urne illustrando agli italiani il cahier de doléances di tutte le cose che il governo Conte non ha fatto e che dovrà fare il governo Salvini: più o meno lo stesso copione che l'altro Matteo (Renzi, ndr) fece con Enrico Letta, ma non commettendo l'errore qui c'è la differenza - di andare a Palazzo Chigi senza un' investitura popolare".

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