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Matteo Salvini, i sondaggi e l'effetto Savoini: filtrano i primi "segnali", viene giù il governo?

Giulio Bucchi
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Un orecchio in Procura, un occhio sui sondaggi. La Lega tiene sotto controllo le rilevazioni nei giorni caldi del caso fondi-russi, e a preoccupare i vertici di via Bellerio, più che le notizie che usciranno dagli interrogatori di oggi a Gianluca Savoini e all'avvocato Gianluca Meranda, sono eventuali variazioni negative di gradimento per Matteo Salvini.  Leggi anche: Ma secondo Ilvo Diamanti Salvini è il leader politico che piace di più Qualche segnale il sondaggio di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera di sabato scorso lo ha già mandato. Se anche altri istituti confermeranno la brutta china che sta prendendo la situazione, allora Salvini potrebbe cedere alle pressioni di molti leghisti e arrivare a un punto di rottura. Politicamente, i rapporti con Di Maio e Conte sono ormai logorati e solo la convenienza (della Lega) e la paura (del M5s) tiene in piedi l'alleanza. Il ragionamento è semplice e in fondo lo si conosce da tempo: non appena Salvini inizierà a calare nei sondaggi, dirà addio a Di Maio. Ma il timore, diffuso, è che i 5 Stelle con l'avallo del Colle riescano a formare un'altra maggioranza con il Pd per non far morire questa legislatura. Il taglio dei parlamentari, con molti che saluteranno il Palazzo, può fare il resto e favorire il piano. 

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