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Matteo Salvini, il sospetto: "Un asse nuovo". Dietro Ursula, il complotto anti-Lega di Di Maio, Renzi e Macron

Giulio Bucchi
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Il retroscena segreto sul "no" della Lega a Ursula Von der Leyen, dopo giorni di trattative e aperture fino al martedì mattina, a poche ore dal voto a Strasburgo, lo fornisce il Messaggero, riportando il durissimo sfogo di Matteo Salvini: "Quella non ci ha dato garanzie sul commissario, ci ha schifato, preso in giro chiedendoci il sostegno di nascosto e per di più i nostri voti non sarebbero determinanti. A questo punto votiamo no, non barattiamo le nostre idee per una poltrona". L'ordine di votare contro la tedesca è partito via telefono, "poco prima delle 7 di sera", riporta il quotidiano romano, proprio mentre i grillini votano a sostegno della sua candidatura. Leggi anche: Ursula Von der Leyen eletta con i voti decisivi (e a sorpresa) dei 5 Stelle, caos nella maggioranza Il premier Giuseppe Conte viene dipinto come "irritato e deluso", il governo traballa ancora pericolosamente. E c'è anche un altro aspetto che inquieta, non poco, la Lega. Gli strani assi che si stanno saldando a Strasburgo, con vista sull'Italia. All'Europarlamento 5 Stelle, Pd e Forza Italia hanno votato tutti per la Von der Leyen. Salvini ha commentato sibillino parlando di "un asse nuovo e strano". Mentre i leghisti allargano il campo: "È gravissimo l'asse tra Renzi e 5Stelle in Europa. Passa l'asse Merkel, Macron, Renzi, Di Maio. Avrebbe potuto essere una svolta storica, invece solo la Lega è stata coerente nella difesa dell'interesse nazionale".

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