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Salvini, i sondaggisti: "Il caso dei fondi russi non ha minato la Lega, per gli elettori non è una priorità"

Caterina Spinelli
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La Lega aumenta sempre più i consensi, neppure il caso Russiagate è riuscito a fermare la sua scalata. A confermarlo sono gli stessi sondaggisti: "Il caso Metropol preoccupa di più gli elettori di altri partiti, dal Pd ai 5 Stelle. Per chi vota per il Carroccio le priorità sono altre: immigrazione, sicurezza, tasse. Salvini è impermeabile", dice Pietro Vento, direttore di Demopolis che ha appena stimato la Lega al 36 per cento, due punti in più del risultato fatto registrare alle Europee, alle pagine di Repubblica. Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia research, approfondisce il tema: "Oggi l'opinione pubblica si scandalizza per gli sprechi, per le vacanze o le case ristrutturate con i soldi del partito. In questo senso per gli elettori della vecchia Lega ha rappresentato un trauma la vicenda che ha invischiato i figli di Bossi. Ma se non si becca un riscontro diretto, il classico politico con le mani nella marmellata, non ci sono oscillazioni del consenso. Solo un eventuale sviluppo di Moscopoli, che vedesse Salvini coinvolto in prima persona - dice Ghisleri - cambierebbe le cose". Leggi anche: Swg, Salvini esulta: "Lega? Record storico" "Questo - rammenta poi Fabrizio Masia di Emg Acqua sul quotidiano di Verdelli - è un Paese tradizionalmente diviso che ama affidarsi a prescindere a una guida forte, al pifferaio di Hamelin: lo è stato anche Berlusconi, il cui gradimento a lungo non risentì di inchieste e scandali a sfondo sessuale. Teniamo conto che l'Italia, rispetto ad altre nazioni, ha un basso livello di scolarizzazione e meno voglia di approfondire i temi, qui si vive di titoli e slogan. E Salvini oggi dà semplicemente l' idea di sapere dove sta andando in un periodo di nebbia. Il suo consenso si nutre di capacità evocativa. Poi, anche lui dovrà misurarsi coi risultati: lavoro, soldi, tasse". 

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