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Santanché: le colombe si sveglieranno e sarà un incubo

Daniela Santanchè

Lucia Esposito
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La resa dei conti di avvicina e i toni dello scontro tra falchi e colombe si fanno sempre più accesi. Questa sera Angelino Alfano riunisce le colombe e raccoglierà le firme sul documento che dovrebbe ufficializzare la spaccatura del partito, Daniela Santanché invece incontra le nuove "leve" del partito. Ed è proprio la Pitonessa a lanciare l'anatema sulle colombe: "Sabato spero che finisca: dobbiamo essere tutti d'accordo che si torna a Forza Italia e che tutte le deleghe sono in mano a Berlusconi, che è  quello che prende voti per tutti e quindi deve poter decidere. Poi se c'è qualcuno che preferisce la poltrona del ministro, pensando di essere diventato capace e di essere il più bravo, si sveglierà e sarà un incubo". Daniela Sanantché lancia la sua maledizione sulle colombe, lo fa durante la trasmissione "Quinta colonna", in onda su Rete4  L'attacco di Daniela - "Nel Paese - ha premesso la pitonessa - c'è una stortura: abbiamo fatto questo governo di larghe intese, poi però non sono stati rispettati i patti. Il punto è che Forza Italia ha perso il focus, la mission, di stare al governo. Dobbiamo ricordare che tutti noi abbiamo vinto la lotteria, senza comprare il biglietto. Tutto è stato fatto da Silvio Berlusconi: non è che Alfano è diventato segretario perché ha vinto un concorso! Non é che la Lorenzin fa il ministro perché ha vinto un concorso, ma perché Berlusconi lo ha deciso". "Oggi, in una situazione drammatica per lo Stato di diritto e per la democrazia, perché teniamo in piedi un governo che non serve all'Italia e agli italiani e che oltretutto caccia con un uso politico della magistratura, quelli che sono i nostri alleati di governo?".  L'affondo di Cicchitto - Dall'altro lato della barricata, invece, c'è la colomba Fabrizio Cicchitto che dalle colonne de Il Mattino, dice: "L'escalation dei toni e delle  minacce fatte trapelare da Berlusconi negli ultimi giorni verso i   dissidenti del partito, hanno radicalizzato lo scontro interno. Per quanto riguarda la partecipazione al consiglio nazionale, Cicchitto puntualizza: "Per adesso è ancora nell'aria certo, nelle ultime ore c'è stata la  radicalizzazione dello scontro da parte di fuochisti, lealisti e   falchi, per cui sembra che venga meno le condizioni per un dibattito   sereno. Aggiungo anche che non è chiaro l'ordine del giorno e neanche  il contesto nel quale una riunione cosi delicata dovrebbe svolgersi.   Ecco dunque che i dubbi sulla nostra partecipazione sono meritevoli di  approfondimento".  

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