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Paolo Becchi svela la farsa di Repubblica su Matteo Salvini col moijto al Papeete

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Maria Pezzi
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Milano Marittima, agosto 2019. Alla "consolle" del Papeete c' è il Ministro degli Affari Interni con il mojito d' ordinanza. "Cubiste" supersexy abbronzatissime ballano sculettanti sulle note dell' Inno di Mameli. Poi parte l' ultimo singolo di un gruppo pop che oggi dilaga tra i giovani e la spiaggia della riviera romagnola letteralmente esplode. Un' orgia di carne di musica e di telefonini, un sì alla vita che più forte non potrebbe essere. Radical chic scandalizzati, un giornalone parte alla carica con il suo moralismo ipocrita e stucchevole. Sempre pronti a difendere in piazza balli erotici di lesbiche e omosessuali, ma inorriditi dal culo e dalle tette di qualche bella ragazza di tendenze tradizionali. In fin dei conti Salvini non sta facendo qualcosa di totalmente nuovo: in modi diversi faceva la stessa cosa ai suoi tempi Berlusconi. Erano gli anni d' oro di una generazione cresciuta con le televisioni del Biscione. Tutto finito nel museo di Arcore. C' era bisogno di nuova vita. Salvini non solo vince, ma stravince. Forza Italia è ormai in liquidazione e il PD non è che stia tanto bene. Un giornalone e suoi settimanali continuano a scrivere paginoni su paginoni su Savoini e i rubli russi, sperando la magistratura scopra qualcosa, su Siri e bustarelle che ancora non si trovano, su moto d' acqua della polizia, sulla "zingaraccia", ma ormai scrivono solo per se stessi e non li legge più nessuno. Perché? Molto semplicemente perché hanno rotto il cazzo, con la loro Greta che vuole "salvare il pianeta", con la loro Carola che vuole "salvare i migranti", con la loro fottuta Capalbio "equa e solidale". Certo, per gli "over 60" il ricordo di un Moro in giacca cravatta sulla spiaggia lascia un po' di nostalgia, ci fa rimpiangere il tempo in cui la politica era ancora una cosa "seria". E Salvini non dovrebbe dimenticare che siamo un Paese di vecchi che non sa cosa è il Papeete, che beve vino bianco, ascolta ancora "Anima latina" e non ha neppure la pallida idea di cosa sia il "Paninaro 2.0". Per approfondire leggi anche: Salvini al Papeete, le parole della Santanché Ma i tempi sono cambiati, gli italiani stanno con Matteo: vedono in lui un italiano che come loro desidera divertirsi in questo mese tradizionalmente vacanziero, e se possibile cercano di farsi sulla spiaggia un selfie di ricordo con lui da poter subito postare su Facebook. Salvini ormai va al di là della politica. Non solo è oltre la dicotomia destra-sinistra, ma ha superato proprio l' ambito della politica tout-court. Sta diventando un fenomeno antropologico e sociologico, tutto da studiare. Un giorno con il rosario in mano ebbro di Dio e un altro giorno con il mojito in mano fatto di alcool. Durerà? Chi può dirlo. L' unica certezza è che al momento sembra lanciato come treno ad alta velocità. di Paolo Becchi

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