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Giuseppe Conte si gioca tutto sulle mozioni-Tav, scenario estremo: al Quirinale per dimettersi stasera?

Davide Locano
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Oggi, a breve, il voto sulle mozioni Tav. Compresa la folle mozione grillina contro l'alta velocità: il governo che vota contro se stesso. Dovrebbe filare tutto liscio, dovrebbe. Il Pd renziano infatti non vuole uscire dall'aula, così come non dovrebbero uscire dall'aula né Forza Italia né Fratelli d'Italia. L'occasione sarebbe ghiotta per far cadere il governo - nel caso passasse il "no" alla Tav, Matteo Salvini ha detto chiaro e tondo che per lui la parentesi gialloverde sarebbe finita - ma chi per realpolitik e chi invece per convenienza, un po' tutti non vogliono che l'esecutivo collassi oggi, compresi Lega e M5s. Ma resta un ma. Nessuna decisione sulla linea da seguire oggi è stata ancora presa ufficialmente dai partiti, che potrebbero riservarsi colpi di testa e sorprese. La seduta inizia alle 9, le votazioni dovrebbero concludersi per l'ora di pranzo. Insomma, qualche ora e sapremo tutto. Se il M5s riuscisse a far passare il suo "No" (nel Pd, Carlo Calenda, spinge per uscire dall'aula, e questo potrebbe rivelarsi decisivo) la giornata potrebbe finire con lo scenario estremo: salita al Quirinale di Giuseppe Conte, per rimettere il mandato in mano a Sergio Mattarella. Ovvero, crisi di governo. Non probabile, ma possibile. Non resta che attendere. Leggi anche: Sondaggio-Tav, un disastro per Di Maio

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