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Silvio Berlusconi, ultimatum a Salvini: a cosa è disposto a rinunciare pur di salire al governo

Caterina Spinelli
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Matteo Renzi non è riuscito a far ingolosire il Cav su un possibile governo M5s-Pd-Fi. E così Silvio Berlusconi e Matteo Salvini si sono riavvicinati e avrebbero già siglato una sorta di pre-accordo per correre uniti alle prossime elezioni. Un'intesa che si basa su tre importanti punti. In primis - riferisce Il Tempo - sulla cessione di un cospicuo numero di collegi "sicuri" dalla Lega agli alleati. "D'altronde - ragionano in Forza Italia - quando noi eravamo oltre il 20% e il Carroccio al 4, Berlusconi è sempre stato molto generoso. È il momento di ricambiare...". Il secondo punto sarebbe la disponibilità del leader azzurro a non candidarsi in prima persona alle Politiche, tenendosi il seggio conquistato a Strasburgo alle ultime Europee.  Leggi anche: Giorgia Meloni: "Ecco perché Berlusconi non ci serve" Il terzo aspetto, invece, è quello di creare un asse comune nella conferenza dei capigruppo del Senato che dovrà fissare il calendario della crisi. Conferenza che avrà un ruolo strategico. Le prospettive possono essere due: o la vince Salvini con il voto nel più breve tempo possibile o la vincono tutti coloro che delle urne non ne vogliono sapere nulla (Renzi, Di Maio e compagnia bella). Un'eventualità, la prima, abbastanza remota. Se, infatti, i Cinque stelle e il Pd unissero i loro voti "ponderati", avrebbero la possibilità di rimandare la convocazione dell'Aula anche al 19-20 agosto e mettere i bastoni fra le ruote del Carroccio. 

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