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Roberto Maroni, fonti riservate: "Mi giocherei una tripla". Salvini e crisi, grosse sorprese in arrivo

Giulio Bucchi
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"Ferragosto in politica è il periodo dei colpi di Stato, non certo dei colpi di testa. Conoscendo la rapidità di manovra di Matteo Salvini, che è capace di muoversi alla velocità della luce e finora le ha sempre vinte tutte, non mi stupirei se ci riservasse, da qui a martedì, nuove sorprese. Può succedere di tutto...". Lo dice all'agenzia Adnkronos Roberto Maroni, che, tuttavia, confessa: "Mi sarei aspettato che Conte si dimettesse, ma così non è stato. E questo complica lo scenario".  Leggi anche: Salvini pentito? Gira una voce nella Lega: cosa può accadere il 20 agosto Per il predecessore del Capitano alla guida della Lega, "qui il problema è il fattore tempo: ricordiamoci del 2010, quando Fini sfiduciò Berlusconi ma poi commise l'errore di lasciar passare troppo tempo, dando tempo a Berlusconi di riorganizzare le sue truppe...". Maroni, che ricorda come nel '94 Bossi dopo aver sfiduciato Berlusconi ritirò i suoi ministri tranne lo stesso Maroni dal Viminale per "garanzia democratica", nessuna strada sembra decisa: "Salvini oggi ha sfumato la risposta alla domanda se con M5s è tutto finito, ha detto vedremo, ogni giorno ha la sua pena ecc. Insomma - conclude - se fosse la schedina del Totocalcio mi giocherei una tripla 1-X-2: dove 1 sta per Conte bis con l'attuale maggioranza (magari con il Mef a Giorgetti e Tria commissario Ue); X sta per elezioni a ottobre; 2 sta per governo Pd-M5S. Vincerei di sicuro...".

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