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Giancarlo Giorgetti: "Ecco quando ha commesso l'errore Salvini". Svolta nella Lega, cosa è successo davvero

Caterina Spinelli
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"Era stato tutto messo in conto. L'errore fondamentale di Matteo Salvini e della Lega è stato vincere le Europee con il 34%: è diventato il nemico numero uno in Italia e non solo". Per Giancarlo Giorgetti non ci sono dubbi sulla disfatta del leader leghista che, dopo aver aperto la crisi di governo, si è trovato a mani vuote. "Questo troppo successo abbiamo iniziato a pagarlo. Sembrava comunque che si potesse rimediare ma alla fine Salvini ha preso una decisione squisitamente politica. Politica che significa avere una maggioranza e un'opposizione. Ma il Partito democratico, che ha un nome veramente beffardo, non concepisce di stare in minoranza. Sta così nascendo questo partito creato dal G7 di Biarritz. Ma per noi è un investimento, perché fra cinque anni Pd e 5 Stelle non esisteranno più. Il movimento nato contro la casta è diventato casta esso stesso. Quello che sta succedendo adesso mi ricorda il 2011. Ma il governo durerà fino a quando lo deciderà Renzi" rivela il sottosegretario durante la Bèrghem Fest di Alzano Lombardo (l'ammiraglia delle feste leghiste).  Leggi anche: Giorgetti ministro dell'Economia, svolta Salvini: la mossa decisiva per convincere Di Maio Qualche sassolino nella scarpa Giorgetti se lo toglie con soddisfazione: "Conte è una persona preparata, competente, politicamente acerba, che viene ora beatificata perché senza di lui non sarebbe mai nato il governo. Per coprire quello che stanno facendo Pd e cinquestelle serviva un vestito che è stato cucito sulla figura di Conte. Credo che lui pensasse di fare un passaggio elettorale, invece sarà costretto a fare l'alfiere della solita manovra e trasformarsi da avvocato del popolo ad avvocato di palazzo. Probabilmente, conoscendolo, contro la sua volontà".

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