Cerca
Cerca
+

Beppe Grillo, granata sul governo di Pd e M5s: "Ministri tecnici e sottosegretari politici", Conte nel sacco

Giulio Bucchi
  • a
  • a
  • a

La granata di Beppe Grillo sull'accordo appena trovato tra Pd e M5s. A pochi minuti dalla convocazione ufficiale del Quirinale di Giuseppe Conte come premier incaricato, "l'elevato" guru fondatore del Movimento interviene cambiando le carte in tavola del futuro governo: "grandi personalità e tecnici" come ministri e "politici come sottosegretari", è il suo clamoroso diktat. Fuori Luigi Di Maio dalla squadra (lui stesso se ne è tirato fuori, rivendicandone anzi il "senso di responsabilità" del suo rifiuto al ruolo di premier "offertomi da Matteo Salvini), dunque, ma anche tanti big del Pd ex ministri con Letta, Renzi e Gentiloni e aspiranti riciclati nell'esperimento giallorosso. Un bel grattacapo per Conte, un bel trappolone per chi al Nazareno pensava già di aver messo le mani sulle poltrone.  Leggi anche: Da Orlando a Padoan, Pd e M5s resuscitano i vecchi ministri dem? "Questa crisi somiglia sempre di più ad un guasto dell'ascensore: quello che conta è mantenere la calma, non fare puzze e non dimenticare chi siamo - scrive Grillo sul suo blog -. Non facciamoci distogliere dalle incrostazioni che la realtà ha lasciato sui nostri scudi, è assolutamente normale ed atteso che ogni accenno ad un ministero si trasformi in una perdita di tempo condita da cori di reciproche accuse di attaccamento alla poltrona. Questo perché un po' di poltronofilia c'è ma, sopratutto, non ci sono i tempi né per un contratto e neppure per chiarirci su ogni aspetto, anche fintamente politico, delle realtà che i ministeri dovranno affrontare". Poi il punto cruciale: "Oggi è l'occasione di dimostrare a noi stessi ed agli altri che le poltrone non c'entrano nulla: i ministri vanno individuati in un pool di personalità del mondo della competenza, assolutamente al di fuori dalla politica. Il ruolo politico lo svolgeranno i sottosegretari, ognuno dovrà scegliere secondo verso cui dovrà rispondere nei fatti e sintetizzare, per ogni ministero, l'approccio ottimale e imparare a governare i tecnici della burocrazia che li occupano da tempo immemore". Così parlò "l'elevato" Grillo, da oggi e per sempre il vero capo politico dei 5 Stelle ed eminenza grigia del governo giallorosso.

Dai blog