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Antonio Padellaro difende a spada tratta Conte, ma Mieli lo smonta subito: "La coerenza è importante"

Caterina Spinelli
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"Conte non è uno statista, avrebbe dovuto sfidare Salvini a tempo debito e non a scoppio ritardato dopo la sfiducia". Per Paolo Mieli non ci sono dubbi sul ruolo del non più fantoccio, Giuseppe Conte. Di diverso parere Antonio Padellaro, che in occasione della festa del Fatto Quotidiano alla Versiliana, ha intrattenuto un lungo dibattito con Mieli: "Conte non sarà di certo un De Gasperi, ma ha avuto coraggio".  Leggi anche: Padellaro: "Conte ha umiliato Salvini. Avete visto che ceffoni?" Poi ancora l'ex presidente di Rcs: "Conte si è scoperto anti-Salvini troppo tardi, la coerenza importante". Dichiarazione che non è stata esente da risposta: "Conte non è un vile: basta pensare a quando Salvini ha convocato i sindacati al Viminale" ha tuonato Padellaro anche se l'opinione pubblica sembra chiara: il premier (ora bis) è uscito dal sarcofago. 

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